Succede che a volte un artista si fissi. E non è mai chiaro il come, il dove, il quando: ogni Botticelli ha la sua Simonetta. Ne parlava tra gli altri anche Manara (altro “fissato”) nel suadente volume Il pittore e la modella: quanto intriganti, labirintiche ed ossessive possano diventare alcune precise fattezze femminili, solo la... Continue Reading →
Il cavallo e il bambino appunti su Charlie Mackesy
Il tentativo, quasi sempre fallace, di istituire un complesso organico e potenzialmente interessante di considerazioni e pseudo-intuizioni artistiche relative all’operato di un artista del tutto sconosciuto alla critica e ai più, costituisce il vertice di un autoerotismo culturale consolidato e perpetrato ai danni di chi, per fortuna pochi, continua a leggere i miei articoletti. Ora,... Continue Reading →
Chi ha vestito Winnie Pooh
Scrivere a ventisette anni un articolo su un orsetto chiamato Gianni Cacchetta è forse il giusto contrappasso per non averlo visto né udito nei tempi prestabiliti (circa ventitre anni fa). Eppure, nonostante i film e i cartoni al cinema, gli innumerevoli libri e i pupazzi, nessuno, e intendo proprio nessuno, in Italia ha finora scritto... Continue Reading →
Vita da copertina: appunti su Karl James Mountford
Alla anonima e popolare espressione “Non si giudica mai un libro dalla copertina”, che sa ancora mantenere una vasta e petulante egemonia psicologica nei lettori, preferisco ampiamente la fucilata categorica di Guido Vitiello: “Giudicare un libro dalla copertina si può e si deve”. Lo dico per affinità prospettica certo, ma anche per quella malsana esperienza... Continue Reading →
Matera, o un’inchiesta sulla bellezza
«Quand’ero piccolo, e facevo ancora il pastore alle pecore, mi spedivano a dormire nella grotta dei cento santi. Non sono mai riuscito ad addormentarmi lì dentro. Che paura mi facevano tutte quelle facce brutte fotografate lì, che mi guardavano…». Incomincia così, attraverso una surreale epifania ad un pastore, dal sapore evangelico, l’avventura di ricognizione che... Continue Reading →
Pimp my snail
È difficile intraprendere una strategia discorsiva tale per cui si riesca a far comprendere a chi legge, la grandiosità di un qualcosa che è e rimane effettivamente e indiscutibilmente piccolo. Voglio dire che a volte la necessità di parlare o scrivere, dovrebbe esigere l’argomentarsi di una tematica che controbilanci la fatica muscolare dello pterigoideo così... Continue Reading →
Gli inediti perpetui di Hugo Pratt
Forse solo riunendo insieme l’intero corpus di scritti sui diversi fumettisti italiani di sempre, si potrebbe in qualche modo raggiungere un totale di pagine pari a quelle che negli ultimi anni si sono spese ad analizzare, descrivere, narrare, e rinarrare l’opera di Hugo Pratt. Perché senza ombra di dubbio egli incarna magistralmente l’idea del fumettista... Continue Reading →
NICOLAS NEMIRI – tra Oriente ed Occidente
Irezumi è il termine tecnico che identifica i tatuaggi giapponesi, quelli che nei film hollywoodiani compaiono sempre durante le sparatorie tra i membri della Yakuza. Ma è un termine che ha a che fare soprattutto con l’inchiostro Sumi: l’inchiostro nero. Ora, giustificare un incipit del genere in relazione all’operato di un illustratore francese, potrebbe sembrare un... Continue Reading →
I Writers del Medioevo
«Nei chiostri, davanti ai frati che leggono, che ci fanno quei mostri ridicoli, quelle così belle deformità, e quelle bellezze deformi, quelle scimmie immonde, quei leoni feroci, quei centauri mostruosi, quegli esseri subumani, quelle tigri maculate?»[1]. Non è la guardia di Scotland Yard a parlare dell’ultima bravata di Bansky, ma Bernardo di Chiaravalle dal lontano... Continue Reading →